08/11/2024 - 09/11/2024
Proiezione unica ore 21
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Regia: Josh Margolin
Interpreti: June Squibb - Thelma Post, Fred Hechinger - Danny, Richard Roundtree - Ben, Parker Posey - Gail, Clark Gregg - Alan, Malcolm McDowell - Harvey
Origine: Stati Uniti
Anno: 2024
Soggetto:
Sceneggiatura: Josh Margolin
Fotografia: David Bolen
Musiche: Nick Chuba
Montaggio: Josh Margolin
Produzione:
Distribuzione:
Durata: 97
Assumere Tom Cruise come spirito guida è una scelta assolutamente comprensibile, e infatti l’ultranovantenne Thelma, dopo aver guardato ammirata Mission: Impossibile – Fallout e aver letto un profilo del divo sul giornale, decide che, no, non si farà raggirare senza reagire. Qualcuno l’ha incastrata con una truffa telefonica, facendole credere che l’adorato nipote fosse in prigione e avesse bisogno della cauzione, e Thelma – nonostante le ossa fragili, la sordità incipiente, la camminata vacillante e tutto il peso dei decenni – decide di riprendersi i suoi 10 mila dollari. Thelma è una commedia action, e la sua forza è l’estrema fedeltà ai suoi generi: l’esordiente Margolis (il film è dedicato alla nonna, che si chiama proprio Thelma) non irride né parodizza, ma si cala nel punto di vista della sua eroina e trae la propria materia cinematografica dall’osservazione della quotidianità di una persona alla fine della vita. Così i momenti migliori sono, sì, sequenze action, ma ancorate alla realtà (attraversare una stanza irta di ostacoli, comunicare grazie alle app di aiuto uditivo, accedere a un conto bancario evitando lo spam sono, per un anziano, vere mission impossible), e i momenti rivelatori, a tratti inaspettatamente commoventi, riguardano la difficile presa di consapevolezza di un corpo consumato e stanco, che non risponde, che tradisce. June Squibb, al suo primo ruolo da protagonista, a 94 anni, è strepitosa (e lo stesso vale per il resto del cast, dal giovane Fred Hechinger al compianto Richard “Shaft” Roundtree): insieme tenera, testarda e spassosa, la più improbabile e la più plausibile delle action hero.
Film TV – Alice Cucchetti
[…] Così come Cruise non necessita di stunt man, June Squibb dà prova più e più volte di volersi muovere nella medesima direzione, a partire dall’adrenalinica ed esilarante sequenza di fuga dalla casa di cura, con tanto di furto di motorino, che segna probabilmente il momento più (dis)tensivo dell’intero film. Quello che una volta per tutte svela le carte e ci dice che sì, Thelma è un film sulla senilità, ma non su quella che intende lasciarsi andare, piuttosto su di una carica vitale, divertita, angosciante e irriverente, che nulla può arrestare, nemmeno gli scam (truffe) del mondo moderno, dietro i quali spesso e volentieri si cela il disagio più profondo, i fantasmi della società spietata e il dolore generato dalla solitudine e dall’incapacità di assecondare cambiamenti, umori e necessità della società d’oggi. Non è più rabbia giovane, bensì rabbia anziana. […] Se infatti del viaggio che Thelma e l’amico Ben (Richard Roundtree) intraprendono a bordo di uno scooter biposto per anziani tra le pericolose strade di Los Angeles, ci incuriosisce soltanto qualche incontro, è la motivazione alla base dell’intera esperienza a fare breccia nel cuore dello spettatore, il riscatto morale. Thelma non dà la caccia ai suoi truffatori esclusivamente per i soldi, piuttosto per vendicarsi senza mai procurare alcun dolore, riparando ad un danno subito, soltanto dopo averne conosciuto le ragioni dell’atto e mai prima. […] Parallelamente, qualcuno dà la caccia a Thelma. La famiglia sommersa dal suo stesso caos? Il timore della morte? La solitudine? A ciascuno la risposta, poiché abilmente Margolin non la dichiara, permettendo ad ognuno di noi di riflettere ed elaborare al meglio, a partire dal meraviglioso rapporto tra Thelma ed il giovane e problematico nipote Danny (Fred Hechinger), che annullato dall’amor perduto, si ritrova a vivere solo e confuso, nella speranza di rivedere l’amata nonna almeno per un’ultima vota e forse per molto di più. Andrà tutto per il verso giusto? Non resta che scoprirlo. Passato per l’edizione scorsa del Sundance Film Festival, Thelma di Josh Margolin è un film gentile come la sua stessa protagonista, che riscrivendo topos e linguaggi del vengeance (vendetta) movie, ritrova in essi l’irriducibile chiave comica, o meglio, ferocemente comica di un certo cinema che ad oggi non sembra aver più alcuno spazio, come quello dei Monty Python e di Arthur Hiller, capace di deriderlo con grande umiltà e maturità e al tempo stesso d’onorarlo. Due sono le cose certe. June Squibb è straordinaria e l’esordiente John Margolin è da tenere d’occhio fin da ora, ci riserverà grandi sorprese, questo è certo. Sulla rabbia senile e la confusione giovanile. Un film splendido, minimalista, esilarante e riflessivo.
Cinematographe.it – Eugenio Grenna