03/02/2023 - 04/02/2023
Proiezione unica ore 21
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Regia: Steven Spielberg
Interpreti: Michelle Williams - Mitzi Fabelman, Paul Dano - Burt Fabelman, Seth Rogen - Bennie Loewy, Gabriel Labelle - Sammy Fabelman, Jeannie Berlin - Haddash Fabelman, Julia Butters - Anne Fabelman, Robin Bartlett - Tina Schildkraut, Keeley Karsten - Natalie Fabelman, Judd Hirsch - Boris
Origine: Stati Uniti
Anno: 2022
Soggetto:
Sceneggiatura: Steven Spielberg, Tony Kushner
Fotografia: Janusz Kaminski
Musiche: John Williams
Montaggio: Sarah Broshar, Michael Kahn
Produzione:
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 151
Chi è Spielberg? Qual è lo Steven segreto nascosto sotto la sobria, riservata immagine pubblica? Condotto sul filo dell’autobiografia, The Fabelmans risponde in parte alla domanda costruendo un mosaico con frammenti di memorie vere che si traducono sullo schermo in immaginario cinematografico, assumendone la poetica ambiguità fra realtà e fantasia. Spielberg, che si è confrontato rinnovandoli con tutti i generi classici, qui ricrea sull’arco di un ventina d’anni un affresco familiare ambientato nell’America suburbana la cui serenità è contraddetta da un sottile clima di allarme. Trasferendosi dall’Ohio al New Jersey, dall’Arizona alla California sulle tappe degli impegni lavorativi del padre (Paul Dano), ingegnere elettronico amante della fantascienza, il piccolo Sam/Steven assume da lui l’imprinting tecnologico, mentre le ragioni del cuore sono rappresentate da una figura materna (Michelle Williams) vitale e problematica, artistica e instabile. Con divina leggerezza di tocco, The Fabelmans evoca in chiave di trattenuta emozione un complesso spaccato di vita attraversato da momenti ludici ed eventi traumatici, legati a episodi di antisemitismo e al divorzio dei genitori, causa di un profondo choc; e insieme racconta la storia di una vocazione al cinema che, a partire dalla sconvolgente visione all’età di sei anni di Lo spettacolo più grande del mondo di De Mille, si sviluppa fra gioco e assoluta dedizione in filmati amatoriali che rappresentano un’incantevole, sapiente lezione sul cinema di Spielberg firmata da Spielberg. Alla fine continuiamo a non sapere chi sia l’uomo, ma di certo abbiamo avuto la riprova che per questo enorme Maestro la tecnologia è griglia puramente necessaria a filtrare un mondo di sentimenti, sogni e fantasia.
Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa
Il nuovo film di Spielberg arriva fischiettando: lo senti subito, è allegro, leggero, si fa ascoltare da lontano e vicino, le note toccano cuore e cervello e si resta impigliati negli occhioni calamitati del giovane Steven, che nel ’52 scopre Il più grande spettacolo del mondo.
A mr. De Mille dobbiamo l’affiliazione di un ragazzo che ci racconterà l’inconscio carnevalesco del suo paese con le immagini, guarderà il cielo e pianeti con speranza, ci impaurirà con squali e dinosauri e ci commuoverà con un cappottino rosso.
I Fabelmans è la sua storia di teenager americano che gira filmini in super 8 ma presto smette di considerarlo un hobby e mentre la famiglia si spacca (per la prima volta racconta il divorzio), il giovane filmaker scopre che la vita è cinema. E vi riversa dentro le sue paure, una high school complicata per bullismo e antisemitismo.
Visto a ritroso, questa magnifica biografia vale tutti i 35 film di Spielberg e tutti lo valgono: c’è un piacere e una voglia di raccontare eccezionali, Spielberg ci svela esattamente quello che vorremmo vedere, perché nel cinema mescola ragione e pancia, commozione e angoscia, quella che il suo primo film, Duel, genialmente rivela. Un cast perfetto (Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen), la scrittura di Tony Kushner, vero «angel in America» oltre al finale strepitoso in cui John Ford spiega cos’è l’orizzonte del cinema, come Scott Fitzgerald negli Ultimi fuochi. Sintesi: non perdetelo, è un cine miracolo.
Maurizio Porro, Corriere della Sera