05/12/2014 - 06/12/2014
Proiezione unica ore 21
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Io rom romantica è l’opera prima di Laura Halilovic, classe 1989, che ha infuso nella sceneggiatura, scritta con Valia Santella e Silvia Ranfagni, tratti pesantemente autobiografici. Se il film rientra a pieno merito nelle commedie etniche come Jalla! Jalla! e East is east (gettonate specialmente una decina di anni fa), risultando molto prevedibile, è anche vero che l’autobiografismo della Halilovic si giova della sincerità che traspare dalla leggerezza del racconto.
Perché se da un lato è vero che le regole della commedia etnica sono sempre quelle, è anche vero che rimane una chiave efficace per illuminare una realtà locale con molto spirito e poco vittimismo. Nelle scene più divertenti, Gioia conosce un regista italiano medio che vuole a tutti i costi costruire su di lei un documentario, forma da lei rifiutata perché ben lontana dalla legittima necessità di fuga psicologica che cerca.
In nessun momento le azioni di Gioia trasmettono disprezzo per la propria etnia, rappresentando solo un ponte (non aproblematico) tra la propria tradizione e la terra che in più d’un caso risulta con essa incompatibile. E le scene ambientate in una Roma mai così distante lasciano il segno.
Alla fine Io rom romantica è un piccolo film che assomiglia all’istintività della sua spontanea protagonista, Claudia Ruza Djordevic: tecnica acerba, fierezza chiara.
(Domenico Misciagna – Coming soon)
Gioia è una diciottenne rom che vive a Falchera, nella periferia torinese, da quando il comune ha assegnato alla sua famiglia un’abitazione stabile. Il padre vorrebbe che lei sposasse un ragazzo rom, ma Gioia ha altri progetti: principalmente, diventare libera di scegliere il proprio destino, fidanzato compreso. Quando viene casualmente in contatto con il mondo del cinema, la ragazza comincia a coltivare il sogno di diventare non già attrice ma regista, riscrivendo (letteralmente) la propria storia. Per prepararsi visiona film in dvd, fra cui il suo preferito è Manhattan. Il destino di Gioia vedrà intrecciarsi il cinema, Woody Allen, un ragazzo rom che piace ai genitori e un quarantenne italiano che la ragazza non potrebbe mai presentare a casa, un’amica gagè assai competitiva, un fratellino rissoso e una nonna che ha nostalgia dei campi perché nelle case del comune le «manca l’aria, il vento». Io Rom romantica è la favola semiautobiografica narrata dalla neoregista rom Laura Halilovic, ispirandosi chiaramente al filone cinematografico di commedie romantiche interraziali altrettanto fiabesche come Sognando Beckham o Il mio grosso grasso matrimonio greco, che fanno leva sulla diversità di una comunità etnica folkloristica e «molto pittoresca». Tuttavia il risultato è gradevole, grazie soprattutto alla presenza della giovane protagonista rom, Claudia Ruza DjordJevic, che tiene testa ai professionisti del cast (Marco Bocci, Lorenza Indovina) con grande naturalezza e carisma.
La rappresentazione della comunità rom come enclave piccolo borghese, eccessivamente edulcorata e macchiettistica, è contro-bilanciata dalla natura nomade e ribelle della nonna e della nipote. La regia, come la sua protagonista, si ribella alle convenzioni, gioca con gli spazi e le inquadrature, trova una maniera fiabesca di raccontare la periferia cittadina e la percezione degli italiani «che non capiscono nulla di noi» dal punto di vista dei rom.
C’è anche un discorso metacinematografico che ha a che fare con il potere salvifico del cinema e la sua pervasività nel costruire l’immaginario di chiunque viva nel mondo occidentale, quale che sia la sua provenienza etnica e geografica. È un mondo parallelo con il quale tutti interagiamo e che struttura i nostri rapporti con gli altri, che lo riconosciamo o no.
(Paola Casella – Mymovies)
Regia: Laura Halilovic; Interpreti: Claudia Ruza Djordjevic (Gioia), Marco Bocci (Alessandro), Lorenza Indovina (donna in macchina), Antun Blazevic (Armando), Dijana Pavlovic (Veronica), Giuseppe Gandini (Enrico), Zema Hamidovic (nonna), Sara Savoca (Morena), Simone Coppo (Elvis); Origine: Italia; Anno: 2014; Sceneggiatura: Laura Halilovic, Silvia Ranfagni, Valia Santella; Fotografia: Tommaso Borgstrom; Montaggio: Cristina Flamini; Produzione: Wildside; Distribuzione: Good Films, Rai Cinema; Durata: 80’