Tutto può cambiare


20/02/2015 - 21/02/2015

Proiezione unica ore 21

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«Non è un’altra stupida commedia americana». Il titolo del divertente spoof (parodia) di una dozzina d’anni fa si adatta benissimo al nuovo film di John Carney, già autore dell’amabile Once. Anche in Tutto può cambiare la musica è il cuore del film, mentre tornano i temi prediletti di Carney come gli amori passeggeri e la ricerca personale dell’onestà. Però il cineasta irlandese tenta questa volta l’avventura americana, disponendo di interpreti noti come Mark Ruffalo, Katherine Keener e Keira Knightley. L’attrice inglese interpreta Greta, una cantautrice in arrivo a New York assieme al fidanzato Dave (Adam Levine, vocalist dei Maroon 5, che firma anche la colonna sonora), il quale ha appena debuttato nella carriera di rockstar. Tradita da Dave con un’addetta stampa, Greta decide di tornare a casa, ma passa un’ultima notte a New York dove, in un club dell’East End, un amico la convince a esibirsi in una delle sue canzoni. Tra i pochi spettatori c’è Dan, produttore discografico che ha perduto il filo della propria vita, scartato dalla famiglia e dal lavoro e che cerca rifugio nella bottiglia. Ascoltando l’inglesina, l’uomo intuisce di aver trovato il talento che cercava invano da tempo e le propone di incidere per lui. Ha inizio per entrambi un percorso di riscatto. Respinti dalla vecchia etichetta di Dan, che si è venduta alla musica commerciale, incideranno un album nelle strade della metropoli, assieme all’armata Brancaleone di musicisti che Dan riesce ad assemblare. Qualcosa sembra nascere tra la ragazza e l’uomo navigato; ma il passato non è ancora superato, tra moglie e figlia di lui e l’ex fidanzato rockstar, che torna in scena.

Tutto può cambiare appartiene al genere che gli americani chiamano “feelgood movie”, il film per far stare bene. A misurare la distanza tra questo e un prodotto standard di Hollywood, però, la si trova molto più lunga del previsto. Se la trama è, più che di amicizia, una storia d’amore irrealizzato, Carney la racconta però con una leggerezza ammirevole, consegnandola a un lieto fine dolceamaro che non rispetta i cliché della commedia sentimentale. Poi il film utilizza la musica non solo come accompagnamento, ma come argomento, caldeggiando una scelta d’indipendenza, artistica ed economica, dai cedimenti allo star system e una “rete” solidale di appassionati che riunisca musicisti e ascoltatori (avvertenza importante, evitare di lasciare la sala durante i titoli di coda: il vero finale arriva mentre scorrono). Fa, insomma, l’elogio di una bohème musicale erede di quella rappresentata dai fratelli Coen in A proposito di Davis. Non banale lo schema narrativo, che ritorna più volte sulla scena-chiave dell’esibizione di Greta nel club; incantevoli alcune sequenze (i protagonisti che ascoltano musica con un auricolare ‘sdoppiato’); scelti benissimo i character di supporto, tra i quali il rapper CeeLo Green nel cammeo di un amico di Dan. Se Knightley trova una delle parti più convincenti della sua eclettica carriera, Mark Ruffalo fa un po’ il ruolo di Mark Ruffalo, è vero. Però il film vi si presta particolarmente e non c’è da lamentarsi. Tanto più che, tra i due seducenti attori, si stabiliscono una complicità e una ‘chimica’ che non capita di trovare ogni giorno.

(Roberto Nepoti – La Repubblica)

Titolo originale:

Begin Again

Regia:

John Carney;

Interpreti:

Keira Knightley (Greta), Mark Ruffalo (Dan), Adam Levine (Dave), Hailee Steinfeld (Violet), James Corden (Steve), Mos Def (Saul), CeeLo Green (Troublegum), Catherine Keener (Miriam), Maddie Corman (Phillis), Aya Cash (Jenny);

Origine:

USA;

Anno:

2013;

Soggetto e sceneggiatura:

John Carney;

Fotografia:

Yaron Orbach;

Musica:

Gregg Alexander;

Montaggio:

Andrew Marcus;

Produzione:

Anthony Bregman, Tobin Armbrust, Judd Apatow, Guy East per Sycamore Picture, Apatow Productions, Likely Story;

Distribuzione:

Lucky Red (2014);

Durata:

104’