Est – Dittatura Last Minute


21/05/2021 - 22/05/2021

Ore 20.45 - Termine proiezione ore 22.30

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Regia: Antonio Pisu
Interpreti: Lodo Guenzi - Rice, Matteo Gatta - Pago, Jacopo Costantini - Bibi, Paolo Rossi Pisu , Ana Ciontea , Ioana Flora , Eva Isis Popovici , Liviu Cheloiu , Julieta Szonyi , Beatrice Balzani , Sofia Longhini , Ada Condeescu , Manuela Ciucur , Dana Voicu , Radu Romaniuc , Liviu Pintileasa , Ioan Peter , Virgil Aioanei , Anca Florea , Ivano Marescotti - Narratore
Origine: Italia, Romania
Anno: 2019
Soggetto: liberamente ispirato al libro "Addio Ceausescu. Tre giovani romagnoli alla scoperta e all'avventura oltre la Cortina di Ferro" di Maurizio Paganelli, Andrea Riceputi (ed. Il Ponte Vecchio)
Sceneggiatura: Antonio Pisu
Fotografia: Adrian Silisteanu
Musiche: Davide Caprelli
Montaggio: Paolo Marzoni
Produzione: Genoma Films
Distribuzione: Genoma Films
Durata: 100


Tutto ha inizio a Cesena, tranquilla città romagnola, quando tre ventenni decidono di partire per un viaggio nell’Europa dell’Est “prima che tutto cambi”. Corre infatti l’anno 1989 e la geografia
politica di quei territori sta per subire uno scossone epocale dal crollo del muro di Berlino. Così l’assennato Riceputi, detto Rice, lo scanzonato Paganelli, detto Pago, e l’ingenuo Bibi, detto Bibi, si
mettono in macchina e partono, dopo aver fatto rifornimento di biancheria intima femminile (come all’epoca si usava) per attrarre le ragazze d’Oltrecortina, o almeno fare fruttuosi “mercatini”.
Sembrano le premesse di un racconto picaresco, farcito di divagazioni erotico-sentimentali e di gag più o meno divertenti tipo commedia nostalgica “alla Gabriele Muccino “. Invece la vicenda, che
prende spunto dal libro di Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi Addio Ceausescu, assume gradualmente l’andamento di un racconto di formazione dai toni (anche) drammatici. Dove i tre
svagati provinciali, a contatto con la realtà della dittatura, imparano ad assumersi delle responsabilità. Quella che doveva essere una vacanza diventerà il loro biglietto d’ingresso nel
mondo adulto. Giunti in Ungheria, gli amici si rendono conto che i confini della Cortina di ferro si sono allentati e che i loro mercatini non risultano più concorrenziali. Un po’ storditamente, decidono allora di proseguire per la Romania, dove il regime di Nicolae Ceausescu resiste ai primi sintomi di “occidentalizzazione”. Senonché, a Budapest, un espatriato politico romeno di nome Emil, che ne ha orecchiato le conversazioni, li scongiura di portare una valigia alla sua famigliola rimasta in Romania. Imbarcata di soppiatto da Bibi nel portabagagli, la valigia diventa il whodunit della storia.
Che cosa conterrà? Sarà pericoloso introdurla in un Paese dove un’occhiuta polizia passa al pettine fine autoctoni e stranieri? Gettato e poi ritrovato, l’oggetto misterioso mette in contatto i viaggiatori con vari personaggi (tra cui un losco faccendiere italiano detto il Bolognese), fino alla consegna della valigia di Emil, il cui contenuto ha il valore, incommensurabile, di “un ricordo, un sogno o una speranza”. La polizia segreta del dittatore, però, trova la cosa più sospetta che romantica: soprattutto per le videocassette della telecamera con cui Rice ha immortalato i momenti del viaggio. Est – Dittatura Last Minute è un piccolo road-movie di non trascurabili virtù, ispirato a fatti reali e raccontato sul filo della memoria, che si fece notare alle veneziane Giornate degli Autori nell’unico periodo della pandemia in cui il rito dell’”andare al cinema” sembrava riprendere vigore. […] È [un film] sincero, recitato da un trio affiatato di (quasi) esordienti, ben fotografato e accurato nella ricostruzione d’epoca. I ruoli tecnici (art direction, costumi) sono opera di un’équipe “mista” italiana e romena, mentre la fotografia dell’esperto Adrian Silisteanu adatta stile d’inquadratura e toni cromatici alle riprese documentaristiche di repertorio che punteggiano il film. Curiosa anche la colonna musicale, mix di canzoni di Battiato con Al Bano&Romina . Però quel che convince davvero è l’efficacia con cui i protagonisti, praticamente senza esperienza dello schermo, disegnano la metamorfosi dei “coglioncelli” iniziali in giovani adulti. Ben diretti da Antonio Pisu, giureresti che Lodo Guenzi – dal volto già noto come frontman dello Stato Sociale – il debuttante Matteo Gatta e Jacopo Costantini siano amici da sempre.
Roberto Nepoti,  La Repubblica

Est – Dittatura Last Minute è il racconto picaresco del viaggio compiuto da tre ventiquattrenni cesenati nella Romania dell’89 ancora per poco assoggettata alla paranoica dittatura dei Ceausescu. Il seguito di situazioni grottesche in cui si ritrovano impigliati finiranno a un certo punto col metterli in guai seri, ma ciò che conta è il mix abbastanza riuscito tra il materiale d’archivio e le recitazioni ruspanti dei personaggi ospiti e ospitanti. Niente di trascendentale, ma il garbo dell’operazione sta tutto nell’impagabile stupore che si fa strada nei ragazzi romagnoli quando misurano di prima mano la distanza tra gli inossidabili miti della loro regione “rossa” e la miserrima realtà della vita pubblica e privata al di là della ex Cortina di ferro.
Valerio Caprara, Il Mattino