Saving Mr. Banks


11/04/2014 - 12/04/2014

Proiezione unica ore 21

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Pare sia stia affermando un nuovo filone cinematografico, che potremmo chiamare del “backstage a posteriori”. L’anno scorso è uscito Hitchcock, dedicato alle travagliate vicende di Psyco e del suo creatore; ora tocca alla genesi del più celebre film per bambini, Mary Poppins, successo planetario nominato a suo tempo per tredici Oscar e vincitore di cinque. Cose arcinote. Non molti sapevano, invece, che l’onnipotente Walt Disney dovette aspettare vent’anni prima di realizzarlo, perché la creatrice della super babysitter non voleva cedergli i diritti del suo libro temendo che il papà di Mickey Mouse lo riducesse a un’edulcorata parodia. Tuttavia nel 1961 la scrittrice in questione, l’australiana Pamela Lyndon Travers (Emma Thompson), accetta di andare a Los Angeles su insistenza di Disney (Tom Hanks), che intende concentrare gli sforzi in un ultimo tentativo per convincerla. Spinta unicamente dal bisogno di denaro, la signora impone rigide condizioni: niente canzoni, niente parti in animazione… tutto ciò, insomma, che farà la fortuna del film deve esserne bandito. Sceneggiatori e musicisti degli studios fanno del loro meglio per riuscirle graditi; e l’autista personale che la scarrozza in limousine (Paul Giamatti) le riesce pure simpatico. Ma lei è davvero un osso troppo duro. Supervisionando gli story-board di Disney e ascoltando le canzoni dei fratelli Sherman, si convince sempre più di avere ragione e non cede di un pollice (cartoon di pinguini danzanti? puah!). Walt vede il progetto sfumare; riuscirà invece a ottenere ciò che desidera facendo riaffiorare un episodio chiave dell’infanzia di Pamela. Si tratta della fine del suo adorato padre Travers Goff (Colin Farrell), uomo incapace di adattarsi al proprio lavoro di bancario, morto di tisi e di alcolismo. Pam odia se stessa perché da piccola non è riuscita a salvarlo; cosa che ha fatto sulle pagine del suo libro, invece, “proiettando” l’immagine paterna nel personaggio di Mr. Banks, il padre dei bimbi cui Mary Poppins fa da tata (ricordate? con una rivolta anti-Wall Street in anticipo sui tempi, Mr. Banks si libera dell’odiata banca, ritrovando la felicità: ripassare per credere…). Ed ecco spiegato il motivo del titolo, un po’ criptico, del film. Che è una produzione Disney; il che serve a spiegare un altro bel po’ di cose. Soprattutto l’assoluta positività con cui è rappresentato il patriarca: compagnone che vuole essere chiamato Walt dai suoi dipendenti (all’opposto, la Travers non sopporta di sentirsi interpellare come Pam), uomo di inossidabile ottimismo, ma anche fine psicologo, nonché ben consapevole che, spesso, le più felici fantasie nascono da esperienze dolorose. Se l’amabile dittatore che vediamo sullo schermo corrisponda al vero Disney è cosa tutta da vedere. Quel che è certo è che la parte migliore del film riguarda lo scontro culturale tra l’arcigna scrittrice e il grande venditore di sogni, lo zio dei bambini di tutto il mondo.(…)

(Roberto Nepoti – La Repubblica)

 

(…) E i padri sono i destinatari di questa commedia che avanza contesa tra due personaggi e due movimenti, uno di resistenza (Miss Travers) e uno di assedio (Mr. Disney). Da vent’anni Disney prova ad acquistare i diritti di Mary Poppins perché ha fatto una promessa alle sue figlie, da altrettanti la Travers resiste perché ha fatto una promessa a suo padre. Promesse che generano ansia e rivelano un rimosso, un’infanzia ingrata e una “domanda di padre” mai accolta che li ha lasciati esposti e indifesi. Realizzare l’adattamento cinematografico di Mary Poppins consente allora ai protagonisti di fare i conti col genitore e di “riparare” con l’immaginazione.

Interpretato senza sbavature e cedimenti descrittivi da Emma Thompson e Tom Hanks, bravi a scavare nella coscienza dei propri personaggi scovando la propria attitudine fanciullesca, Saving Mr. Banks sparge una gioia misteriosa che alleggerisce i toni drammatici, assorbe il pragmatismo magico della tata perfetta e compensa la mancanza del padre reale con la produzione lirica di uno immaginario. Un padre che i movimenti coreografici, le invenzioni sceniche, gli sfondi a disegni animati e una rosa di canzoni indimenticabili permettono di salvare e celebrare, restituendo a Pamela e a Walt tutto il senso della loro eredità di figli. Questo è il segreto intimo di Saving Mr. Banks, comprare con due penny carta e spago, riparando il proprio aquilone e la propria infanzia.

(Marzia Gandolfi – Mymovies.it)

Regia:

John Lee Hancock;

Interpreti:

Tom Hanks (Walt Disney), Emma Thompson (Pamela Lyndon Travers), Colin Farrell, Paul Giamatti, Jason Schwartzman, B.J. Novak, Bradley Whitford, Ruth Wilson, Annie Rose Buckley, Melanie Paxson;

Origine:

Usa 2013

Sceneggiatura:

Kelly Marcel

Fotografia:

John Schwartzman

Montaggio:

Mark Livolsi

Musiche:

Thomas Newman

Produzione:

Ruby Films, Essential Media & Entertainment, BBC Films, Hopscotch Features, Walt Disney Pictures

Distribuzione:

Walt Disney Studios Motion Pictures Italia

Durata:

120’